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Non credere ai film: l’ascensore è un mezzo sicuro!

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Il cinema  ci ha abituato a scene d’azione pericolose ambientate all’interno dell’ascensore.

Sono realmente possibili?

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Scopriamo di più sulla sicurezza di questo mezzo, nello specifico parliamo di uno dei nostri prodotti di punta: IL MINILIFT.


 

Il miniascensore è sicuro? Chi o che cosa garantisce questa sicurezza?

Il miniascensore, detto anche Piattaforma Elevatrice, è un dispositivo sottoposto alla Direttiva Macchine ( D.P.R. 2006/42/CE). Il costruttore ha l’onere di certificare il prodotto in accordo con tale direttiva, assolvendo alla dichiarazione CE di conformità e apponendo il marchio “CE” come garanzia di questo adempimento.

Cosa prevede la Direttiva Macchine?

Si tratta di una normativa che regolamenta la costruzione di un’ampia categoria di macchine sia ad uso industriale che civile. Il suo punto cardine è la sicurezza degli utilizzatori della macchina e delle persone altrimenti esposte al suo funzionamento. Esistono norme da rispettare legate ad ogni categoria di rischio, ad esempio: malfunzionamenti, manovre errate o incoerenti da parte dell’utilizzatore, sollecitazioni meccaniche, termiche o elettriche, avaria dei singoli componenti etc. E’ inoltre un obbligo del costruttore fare una valutazione dei rischi laddove la norma non abbia già previsto soluzioni adeguate. Andando un po’ più nel dettaglio, la Direttiva Macchine dà indicazioni sui dispositivi di azionamento, che devono essere chiari ed ergonomici, sulle protezioni da adottare in relazione alle parti in movimento, su come evitare i rischi di intrappolamento…

In effetti restare intrappolati è una delle preoccupazioni maggiori. Per esempio che succede in caso di guasto o di black out?

Ferme restando la buona qualità e la robustezza dei componenti di una macchina, questi sono esposti all’usura. Il miniascensore è progettato in modo da verificare lo stato dei suoi componenti quando la cabina è ferma al piano, questo fa sì che la maggior parte delle volte in cui l’impianto va “fuori servizio” nessun passeggero resta intrappolato. Ugualmente, nel caso in cui la rete principale di alimentazione venga meno, un’alimentazione di emergenza permette all’eventuale passeggero di raggiungere il piano più basso ed uscire. Quindi, nella maggioranza dei casi di guasto o di black out, nessuna persona resta intrappolata in cabina. Resta comunque una minoranza di casi.

Cosa si fa quando si resta intrappolati?

Innanzitutto restare calmi, anche se non per tutti è facile! La cabina è perfettamente sicura dal punto di vista meccanico, anche in caso di gravi rotture, ad esempio delle funi di sospensione. Inoltre essa è sicura per quanto riguarda l’aerazione, perciò l’ossigeno non verrà mai a mancare. La prima cosa da fare naturalmente è chiamare soccorso con l’apposito pulsante. Oltre alla suoneria esterna il pulsante attiva un sistema di comunicazione bidirezionale con l’esterno, grazie al quale un centralinista invierà tempestivamente i soccorsi. In alternativa al sistema di telesoccorso, nelle abitazioni private si preferisce installare direttamente un apparecchio telefonico all’interno della cabina. La manovra per riportare la cabina al piano può essere eseguita da un tecnico, ma anche da una persona adeguatamente istruita, ad esempio un famigliare.

Cosa cambierà con l’entrata in vigore delle nuove normative per la sicurezza negli ascensori?

Per i miniascensori non cambierà nulla, perché come detto essi rientrano nella Direttiva Macchine.

Volendo fare un confronto puramente ideale con i punti del decreto, si può affermare che i miniascensori rispondono già, per come sono fabbricati, a tutti i requisiti che si vogliono ora introdurre per gli ascensori antecendenti al 1999.