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Aiutati che… l’ascensore ti aiuta!

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Scale? No grazie!

 

Con l’arrivo del caldo, l’utilizzo quotidiano delle scale si fa sempre più pesante, specialmente per persone con disabilità motorie. Infatti, portare la spesa, valige per le vacanze o qualunque altro carico diventa quanto mai difficoltoso.

Allora “Aiutati che.. l’ascensore ti aiuta!”. Un’ascensore Samerlift agevola le tue giornate, facendo il lavoro al posto tuo.

COMODITA’ – SICUREZZA – VALORE —> in una sola parola: Samerlift. Da 40 anni il tuo aiuto quotidiano.

Cosa aspetti? Richiedi un preventivo.

 

Non credere ai film: l’ascensore è un mezzo sicuro!

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Il cinema  ci ha abituato a scene d’azione pericolose ambientate all’interno dell’ascensore.

Sono realmente possibili?

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Scopriamo di più sulla sicurezza di questo mezzo, nello specifico parliamo di uno dei nostri prodotti di punta: IL MINILIFT.


 

Il miniascensore è sicuro? Chi o che cosa garantisce questa sicurezza?

Il miniascensore, detto anche Piattaforma Elevatrice, è un dispositivo sottoposto alla Direttiva Macchine ( D.P.R. 2006/42/CE). Il costruttore ha l’onere di certificare il prodotto in accordo con tale direttiva, assolvendo alla dichiarazione CE di conformità e apponendo il marchio “CE” come garanzia di questo adempimento.

Cosa prevede la Direttiva Macchine?

Si tratta di una normativa che regolamenta la costruzione di un’ampia categoria di macchine sia ad uso industriale che civile. Il suo punto cardine è la sicurezza degli utilizzatori della macchina e delle persone altrimenti esposte al suo funzionamento. Esistono norme da rispettare legate ad ogni categoria di rischio, ad esempio: malfunzionamenti, manovre errate o incoerenti da parte dell’utilizzatore, sollecitazioni meccaniche, termiche o elettriche, avaria dei singoli componenti etc. E’ inoltre un obbligo del costruttore fare una valutazione dei rischi laddove la norma non abbia già previsto soluzioni adeguate. Andando un po’ più nel dettaglio, la Direttiva Macchine dà indicazioni sui dispositivi di azionamento, che devono essere chiari ed ergonomici, sulle protezioni da adottare in relazione alle parti in movimento, su come evitare i rischi di intrappolamento…

In effetti restare intrappolati è una delle preoccupazioni maggiori. Per esempio che succede in caso di guasto o di black out?

Ferme restando la buona qualità e la robustezza dei componenti di una macchina, questi sono esposti all’usura. Il miniascensore è progettato in modo da verificare lo stato dei suoi componenti quando la cabina è ferma al piano, questo fa sì che la maggior parte delle volte in cui l’impianto va “fuori servizio” nessun passeggero resta intrappolato. Ugualmente, nel caso in cui la rete principale di alimentazione venga meno, un’alimentazione di emergenza permette all’eventuale passeggero di raggiungere il piano più basso ed uscire. Quindi, nella maggioranza dei casi di guasto o di black out, nessuna persona resta intrappolata in cabina. Resta comunque una minoranza di casi.

Cosa si fa quando si resta intrappolati?

Innanzitutto restare calmi, anche se non per tutti è facile! La cabina è perfettamente sicura dal punto di vista meccanico, anche in caso di gravi rotture, ad esempio delle funi di sospensione. Inoltre essa è sicura per quanto riguarda l’aerazione, perciò l’ossigeno non verrà mai a mancare. La prima cosa da fare naturalmente è chiamare soccorso con l’apposito pulsante. Oltre alla suoneria esterna il pulsante attiva un sistema di comunicazione bidirezionale con l’esterno, grazie al quale un centralinista invierà tempestivamente i soccorsi. In alternativa al sistema di telesoccorso, nelle abitazioni private si preferisce installare direttamente un apparecchio telefonico all’interno della cabina. La manovra per riportare la cabina al piano può essere eseguita da un tecnico, ma anche da una persona adeguatamente istruita, ad esempio un famigliare.

Cosa cambierà con l’entrata in vigore delle nuove normative per la sicurezza negli ascensori?

Per i miniascensori non cambierà nulla, perché come detto essi rientrano nella Direttiva Macchine.

Volendo fare un confronto puramente ideale con i punti del decreto, si può affermare che i miniascensori rispondono già, per come sono fabbricati, a tutti i requisiti che si vogliono ora introdurre per gli ascensori antecendenti al 1999.

La sfida: mini-Ascensore VS scala a chiocciola

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All’EXPO Casa 2016, molti di voi ci hanno posto il seguente quesito:

quando scegliere e perché un mini-ascensore?

La prima alternativa che può venire in mente è sicuramente una scala a chiocciola. Ma è davvero la scelta giusta per le vostre esigenze? La “schedina” qui in basso mette in evidenza il resoconto di questa sfida che vede il mini-ascensore vincitore per un 1 punto.

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Analizziamo i vari parametri utilizzati per l’analisi di confronto.


 

1. DIMENSIONI MINIME

  • Mini-ascensore: Con uno spazio totale sulla pianta di 110 cm x 110 cm, si può avere una struttura in vetro con una cabina di circa 65 cm x 80 cm. E’ previsto un armadietto esterno al vano per alloggiare la centralina idraulica.
  • Scala: Il diametri parte da 1 metro, ma in questo caso il gradino è di circa 45 cm, stretto al centro, quindi davvero scomodo. Solitamente si utilizza una scala di 120/140 cm di diametro o maggiore.

2. INSTALLAZIONE

  • Mini-ascensore: Poco invasiva. Nei costi di installazione va considerata la realizzazione di una fossa al piano inferiore profonda 20 cm.
  • Scala: Molto semplice. Richiede solamente alcuni ancoraggi.

3. PREZZO

  • Mini-ascensore: A partira da 8000 €.
  • Scala: A partire da 1000 €.

4. IMPATTO ESTETICO

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5. SICUREZZA

  • Mini-ascensore: E’ una versione ridotta dell’ascensore che, stando alle statistiche di infortunio, è il mezzo di trasporto più sicuro al mondo. In caso di mancanza di corrente, la cabina scende al piano più basso. Per sicurezza dei bambini è possibile adoperare un’apposita chiave.
  • Scala: Rappresenta una possibile causa di incidenti domestici, a causa della scarsa ampiezza dei gradini nella parte più interna.

6. FUNZIONALITA’

  • Mini-ascensore: Anche se “lavora al posto vostro”, è importante che ci sia una via di uscita diretta per i piani più alti della casa.
  • Scala: E’ funzionale, ma rappresenta una cosiddetta “barriera architettonica”.

7. VALORE IMMOBILIARE

  • Mini-ascensore: Aumenta il valore immobiliare di una casa, ripagando interamente il costo del suo acquisto. Sta diventando, inoltre, una necessità nel caso si rivenda l’abitazione.
  • Scala: Può avere un impatto positivo sul valore immobiliare, a patto che il modello scelto abbia un elevato pregio estetico.

8. DURATA NEL TEMPO

  • Mini-ascensore: Molti decenni. I costi di manutenzione sono alquanto ridotti e comprendono una verifica ogni due anni sulla sicurezza dell’impianto
  • Scala: Dipende del modello scelto.

9. EFFICIENZA TERMICA

  • Mini-ascensore: Si muove dentro un vano chiuso, dunque i piani dell’edificio restano termicamente separati.
  • Scala: Creando un’apertura tra due o più piani, la scala causa una notevole dispersione termica,specialmente nel caso l’impianto di riscaldamento lavori su due zone separate.

10. EFFICIENZA ENERGETICA

  • Mini-ascensore: Molto buona. In stand-by l’assorbimento è paragonabile ad una lampadina. In salita, invece, ad una lavatrice che resti in funzione solo alcuni secondi.
  • Scala: Eccellente

 

 

 

Mini-lift: con le detrazioni fiscali, investimento ancora più maxi!

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Il mini-ascensore (mini-lift) è ancora più accessibile. Il maxi investimento diventa ancora più grande, usufruendo delle detrazioni fiscali fino al 50% entro il 31 Dicembre 2015; grazie al recupero IRPEF del Decreto Sviluppo, infatti, si recupera fino alla metà dell’importo speso.

Il recupero IRPEF è accessibile a tutti, anche se non si è proprietari dell’immobile, basta che sia installato nel territorio italiano ed in più è suddividibile anche per quote millesimali nel caso di un condominio.


Come funziona:

  • l’agevolazione è valida fino al 31 Dicembre 2015

  • per il Recupero IRPEF farà fede la data dell’effettuato bonifico di pagamento

  • la causale del pagamento dovrà essere: “montaggio di una piattaforma elevatrice per l’abbattimento delle barriere architettoniche”

  • l’importo pari al 50% della spesa può essere portato in detrazione in parti uguali in 10 anni

  • la spesa può essere sostenuta anche nell’interesse di terzi che siano fiscalmente a carico

  • il recupero IRPEF può essere sommato ad altre detrazioni o contribuiti qualora se ne avesse diritto


 

Considerando poi che, come già detto, un mini-ascensore è a tutti gli effetti un ascensore, ma con costi di impianto, manutenzione ed energetici molto più bassi, è facilmente desumibile come, anche grazie alle agevolazioni fiscali, possa rappresentare un MAXI investimento per chi vuole aumentare il valore del proprio immobile.

“Ascensore Amico”, la nuova linea di mini-lift!

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Ascensore Amico”, la nuova linea di mini-lift caratterizzata da facilità d’uso, bassi consumi e costi ridotti.

Quando lo spazio a disposizione è poco, le piattaforme elevatrici sono una valida alternativa.

Possono essere installate in ogni edificio, all’interno o all’esterno, e svolgono efficacemente le stesse funzioni di un normale ascensore, pur con un ingombro inferiore. Gli innovativi mini-lift della linea “Amico” sono piattaforme elevatrici che rispondono ai più avanzati criteri di sicurezza.

Sono, infatti, dotati di paracadute a bloccaggio istantaneo, di dispositivi contro la discesa rapida e per la discesa di emergenza, di controllo elettromeccanico che impedisce l’apertura delle porte in assenza di cabina. Inoltre, in caso di black-out elettrico, entra in funzione un dispositivo di ritorno automatico al piano. Come i normali ascensori poi, fungono da “momenti di aggregazione condominiale”, tanto che la linea “Amico” può risolvere problemi legati alla mobilità verticale, soprattutto per quanto riguarda palazzi e/o residenze nei centri storici.

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I Potenziali di Risparmio Energetico negli Ascensori

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Ascensori, enorme potenziale di risparmio INDAGINE – E4

L’indagine E4 ha preso in esame 80 impianti installati in tutta Europa, rispettivamente 74 ascensori e 7 scale mobili. Dallo studio è emerso che gli ascensori rappresentano fino al 5% dei consumi energetici di uno stabile. E, quando sono in modalità stand-by, l’assorbimento di energia elettrica è pari al circa il 70% della consumo in attività. L’illuminazione è uno dei carichi elettrici che maggiormente contribuiscono al consumo di questi impianti in condizione stand-by. Influisce poi il consumo di energia durante il movimento e, più banalmente, la frequenza d’uso. Da questi dati, indice di un fenomeno da non sottovalutare, E4 ha calcolato il risparmio complessivo che si potrebbe ottenere servendosi degli apparecchi più efficienti attualmente in commercio e fornendoli di sistemi di “controllo intelligente”. Il risparmio sarebbe pari a 11 Twh. Tutto ciò si tradurrebbe poi in una significativa riduzione di emissioni inquinanti.

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